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La separazione porta con se moltissimi pregiudizi. Alcuni arrivano direttamente da noi genitori, altri dalle persone che ci sono vicine.
Sono tutti pensieri che appesantiscono, che bloccano questo cambiamento e che ci fanno sentire in colpa o sbagliati.
Se provo a tornare indietro nel tempo, a 3 anni fa, quando ho preso la decisione di lasciare Emanuele, il padre di mia figlia, mi vengono in mente alcuni pensieri che arrivavano alla mia mente e non riuscivo a fermare.
“Che enorme fallimento.”
“Sto rovinando la mia famiglia decidendo di lasciarlo”.
“Sto facendo qualcosa di orribile”.
“Non sarei mai più riuscita ad essere serena”.
“La mia scelta influirà negativamente nella vita di Chloe, mia figlia”.
“Non sarà possibile riuscire ad avere un rapporto cordiale con Ema”
A tutto questo si aggiungevano anche le frasi delle persone a noi vicine che appesantiva ulteriormente la decisione che stavo prendendo facendomi sentire molto in colpa e sbagliata.
“Sei sicura sia la scelta giusta? Non sarà il caso di riprovarci?”
“Non potrete più stare nella stessa stanza.”
Gli amici in comune pensavano di dover schierarsi o di poter invitare solo uno di noi ad uscite, feste o qualunque altra cosa. Tutto diventa imbarazzante per noi e per gli altri.
Oltre ai nostri pregiudizi si aggiungono quelli degli altri
Insomma, si innescano tutta una serie di reazioni in noi e nelle persone che ci circondano che non aiutano. Sono limitanti, peggiorative
Ma i limiti maggiori li mettiamo noi stessi. E solo noi potremo riuscire a scardinare i nostri e quindi anche quelli degli altri.
Siamo stati abituati a vedere che la separazione è qualcosa di terribile. E si, probabilmente non è qualcosa che parte con serenità, anzi.
Si “rovina” quella aspettativa che avevamo nell’essere una famiglia come ce lo hanno insegnato. Madre, padre e figli.
Non è mai bello comprendere che per noi non sarà così. È molto doloroso per chiunque.
Ma che enorme pregiudizio è quello di pensare che non possa diventare qualcosa di altrettanto bello, inaspettato.
Lasciamo che il dolore passato, i torti subiti e i limiti dell’altro ci influenzino a tal punto da non lasciare mai spazio alla meraviglia.
Blocchiamo la nascita di un nuovo rapporto tra ex: quello di genitori assieme.
La cogenitorialità ormai è un tema abbondantemente trattato. Sappiamo tutti quanto sia importante arrivarci, ma sappiamo anche quanto sia complicato riuscirci.
Essere genitori assieme è possibile
Eppure, si può. E forse la prima cosa che è meglio fare è proprio quella di abbandonare tutti i pregiudizi i preconcetti che ci hanno inculcato e andare avanti.
Ma veramente, smettendola di trovare ogni volta quell’errore da far notare all’altro, o facendo diventare il capro espiatorio sempre l’atro, perché è la cosa più semplice, la reazione più naturale.
Ognuno di noi guardi se stesso e faccia quello che è in suo potere per sconfiggere i pregiudizi chissà che forse arrivi, con il tempo, qualcosa di inaspettato. Come abbiamo fatto in modo capitasse a noi.