Eccoci a settembre ed arriviamo tutti da mesi in cui le vite idilliache, soprattutto sui social, hanno fanno parte della nostra giornata.

Abbiamo osservato luoghi meravigliosi condivisi da famiglie unite che vivono le vacanze insieme.

La percezione è quella che gli altri abbiano qualcosa che noi non abbiamo, che le vite degli altri siano, perlomeno, migliori della nostra se non addirittura “perfette”.

Può capitare molto spesso che ciò che vediamo (parziale e limitato) delle vite degli altri possa farci sentire diversi, sbagliati, inadeguati. 

Leggendo questo articolo vorrei che trovassi una nuova forma di osservazione della vita degli altri partendo dal concetto che nessuno è esente da problemi e difficoltà, ma che è possibile osservare e vivere la propria vita con gioia nonostante tutto.

Le immagini ideali di famiglie perfette

Se sei separata o separato, o in procinto di farlo vedere queste famiglie unite in luoghi magici, coppie innamorate che osservano il tramonto, momenti di pace e serenità conditi con paesaggi pazzeschi, probabilmente ti fa pensare a cosa non hai più, a cosa hai perso e sembra impossibile riavere.

Se sei qui forse stai attraversando una separazione oppure l’hai già vissuta e fatichi a ritrovare la tua serenità.

Questi mesi di immagini perfette hanno aumentato il tuo sentirti sbagliata, inadeguata e persa (l’ho scritto al femminile, ma vale anche per gli uomini).

Vedendole, in realtà, si è solo spettatori di un attimo bloccato in una foto di cui non sappiamo assolutamente nulla.

Ne parlo spesso, a volte dietro ad un’immagine perfetta c’è fatica, tensione e chissà cosa altro.

Ma quello che vedi è solo quel momento fermo e immobile che sembra raccontare la perfezione che, in questo momento, non è permessa.

In realtà, esattamente come la tua, la vita delle persone è imperfetta. A me piace definirla perfettamente imperfetta. La realtà è questa: nessuno vive vite idilliache esenti da problemi, fatiche e dolore. Nessuno.

Come mai le vite “perfette” degli altri ci fanno soffrire?

Vedere queste immagini o anche semplicemente una famiglia al parchetto può far emergere in noi ciò che non ci piace, ciò che non va. Evidenzia i nostri problemi e imperfezioni.

Ci si mette a confronto notando prevalentemente quando ci sia di bello in ciò che osserviamo negli altri e quanto ci sia di brutto nella nostra vita.

Il paragone è immediato e automatico e non lascia spazio a pensieri costruttivi o individuazione della realtà. Ciò che “dovrebbe essere” non lo è per noi. Questo porta a diversi pensieri negativi come:

  • Sentirsi inadeguati rispetto ad altri;
  • Sentirsi estremamente soli;
  • Sentirsi sbagliati e non come avremmo dovuto essere;
  • Senso di colpa;
  • etc..

Eppure sappiamo bene che ciò che si vede non è completo e non ci dice molto della vita di quelle persone. Saperlo a volte non è abbastanza per salvaguardarsi.

Trasformare il dolore in crescita personale

Imparare a rendere costruttivo per te ciò che ti porta a provare vedere le vite degli altri è possibile, con un appunto.

Se continuare a paragonarti ti fa stare così male prova ad evitarlo, cerca modi di osservare che ti migliorano le giornate e non che te le peggiorano. 

Fatta questa precisazione c’è comunque qualcosa che possiamo prendere da tutto questo.

Ogni sentimento ed emozione ci sta dicendo qualcosa di noi. Magari un punto che abbiamo bisogno di esplorare per non sentirci sempre sbagliati e inadeguati rispetto agli altri.

Ci sta comunicando che c’è qualcosa su cui porre attenzione e a cui dare del tempo tutelato privo di giudizi.

Ci sono poi dei momenti particolari della vita o del periodo ciclico che ci portano facilmente a questi pensieri. Accettiamo che sia un momento così e che si sopravvive. Non dobbiamo sempre e comunque combattere, crescere e migliorarci. Proviamo ad ascoltarci con più attenzione ed accettare anche le nostre debolezze.

Ricordiamoci che tutti, ma proprio tutti affrontiamo difficoltà e problemi e nessuno ne è esente. Siamo tutti umani e imperfetti, nessuno escluso.

Impariamo a trovare qualcosa di cui essere grati e gioire invece che usare le energie verso quello che ci fa stare peggio.

Inizia oggi a cambiare il tuo approccio alla vita.

La vita è inaspettata. Nessuno potrà mai avere il controllo su tutto e decidere cosa viversi e cosa no per evitare di provare dolore,  fatica e le difficoltà.

Eppure la stessa vita che ci propone questi ostacoli ci permette anche di gioire e vivere moltissime meraviglie.

A volte non le vediamo, ma sono sotto i nostri occhi.

È possibile Iniziare da subito a capire come cambiare approccio nelle situazioni per viversi le difficoltà, ma senza perdersi le gioie della vita.

Inizia oggi e non rimandare.

Ogni cambiamento ha bisogno di tempo e spazio per diventare un’abitudine.

Condividi con me le tue esperienze commentando con un commento o scrivendo privatamente.

A presto

Benedetta

Life Coach

Nel mio sito da professionista trovi delle risorse gratuite che possono esserti utile.