Dopo una separazione ci sono molti aspetti della vita che cambiano e, prima di trovare un equilibrio adeguato per poter pensare di inserire qualcun altro, è importante elaborarli, gestirli e definirli meglio.
Questo diciamo che sarebbe la miglior modalità per affacciarsi nuovamente ad una nuova relazione dopo la separazione.
Non sempre va così. Capita spesso che una nuova relazione arrivi prima.
Magari in modo un pò confuso, altre volte come persone ferite che cercano conferme, oppure può capitare si inizino relazioni per avere qualcosa di leggero che aiuti a gestire il periodo che si sta attraversando.
Eppure sarebbe importante avere quello spazio di ricerca nel ritrovarsi come persone, nel recuperare le forze dopo l’evento della separazione, nel ricostruire il nuovo equilibrio mettendo un punto alla relazione che si è deciso di concludere, o che l’altro o l’altra hanno scelto di non portare avanti.
Cosa succede quando una relazione finisce? Ne ho parlato in un articolo.
Credo sia necessario prendersi del tempo per elaborare i propri sentimenti e i propri bisogni, prima di lanciarsi in una nuova relazione. Sarebbe ottimale dedicarsi del tempo alla propria guarigione emotiva, al lavoro su se stessi e alla riflessione sulla propria visione del futuro e delle relazioni.
Io questo tempo me lo sono dato parzialmente.
In che momento mi trovavo quando ho deciso di separarmi?
Ero mamma da un anno, ero tornata da Corfù (isola che avevamo scelto per vivere io ed Emanuele prima ancora che sapessimo dell’arrivo di Chloe), avevo un problema familiare molto grosso, ero senza lavoro, senza auto.
Sono stata io a dire che era meglio separarci, ma l’ho fatto perchè non vedevo possibilità di miglioramento. Insomma la coppia non esisteva più e non solo, da un pò di tempo ogni cosa veniva fraintesa o forse detta nel modo sbagliato.
Non siamo mai andati in terapia di coppia, o meglio, lo ha proposto Ema inizialmente, ma io ero titubante, e quando poi pensavo potesse essere utile, era lui ad aver cambiato idea.
La mia autostima come donna era molto bassa e non mi piacevo fisicamente, per nulla.
Per me ritrovarmi improvvisamente sola con mia figlia è stato devastante. Quindi la prima relazione che ho cercato serviva ad alleggerire la situazione.
Così è stato, è partita in modo molto leggero, diventando poi più seria perchè avevo in realtà trovato un ragazzo molto dolce e che aveva la meravigliosa capacità di calmarmi e di smorzare la furia che ogni tanto mi montava nei confronti di Ema.
Per me ha avuto un ruolo fondamentale in quel periodo e mi ha aiutato moltissimo per andare avanti e arrivare alla fase successiva, quella in cui io ed Ema abbiamo iniziato ad avere una base di equilibrio nella nostra genitorialità condivisa.
Ma non era una persona adatta a me e così, dopo circa un anno, l’ho lasciato.
Quella successiva è nata più lentamente da un iniziale scambio piacevole per le affinità che avevamo: entrambi genitori separati e figli della stessa età.
Lui però non era mentalmente libero e i primi mesi mi ha fatto soffrire moltissimo fino a quando non abbiamo chiuso la relazione in malo modo. Dopo circa quattro mesi ci siamo riavvicinati e le cose andavano decisamente meglio.
Poi il tempo ha portato alla luce alcuni aspetti che non mi piacevano e l’ho lasciato.
Ho passato altri mesi da single. Intanto il mio percorso personale e di consapevolezza continuava, con Ema il più delle cose era risolto e la mia vita era decisamente in equilibrio.
Stavo finalmente bene.
Dalla separazione erano passati circa quattro anni ed era la prima volta che mi sentivo bene con me stessa e con il mio essere una mamma single.
E’ stato proprio in quel momento che ho incontrato un’altra persona a cui mi sono molto legata. Abbiamo passato circa tre mesi molto belli ed è stato lui a lasciarmi perché non si sentiva pronto. Anche lui un papà separato.
Mi sono arrabbiata moltissimo per come è andata. La rabbia l’ho osservata e ci sono entrata dentro per capire da cosa arrivasse: ero arrabbiata per essermi fatta “rubare” la mia serenità raggiunta da poco per una relazione così breve.
Ero arrabbiatissima con me stessa perché avevo faticato così tanto per riuscire ad essere serena e lui mi aveva fatto traballare.
Una cosa però la devo dire, avevo ormai una consapevolezza di me stessa e di ciò che volevo e non volevo nella mia vita che, nonostante abbia avuto bisogno del mio tempo per elaborarla, non sono mai crollata.
Sapevo di avere le risorse per superarla e sapevo come cercarle. Così mi sono ripresa e sono tornata a stare bene ed essere serena.
L’idea che avevo rispetto ad una nuova relazione dopo la separazione
In questi quattro anni di separazione non mi è mai venuto il desiderio di condividere tutto con qualcuno.
Credo che la fatica fatta nel trovare il mio equilibrio dopo Emanuele sia stata talmente tanta da chiudere completamente quella parte di irrazionalità e desiderio dell’altro così forte da desiderare di condividere la quotidianità.
Quello che mi ha guidato sempre in questi anni di relazioni dopo la mia separazione è stato la sincerità e la comunicazione di ciò che provavo e pensavo. Non ho mai nascosto il desiderio di tornare a Corfù un giorno, non ho mai cambiato il rapporto con Emanuele per qualcuno. Conoscevo bene la mia situazione e chiunque si avvicinasse doveva avere ben chiaro tutto così da scegliere se entrare nella mia vita oppure no.
Ho sempre pensato che noi di famiglia inaspettata non siamo per tutti.
Ci vuole una persona che sia adeguata e che comprenda quanto per noi sia importante mantenere l’equilibrio raggiunto e le relazioni instaurate da dopo la separazione.
Abbiamo bisogno di persone che non si sentano di troppo, ma che comprendano di entrare in una famiglia sincera, onesta e piena di affetto. E’ anche molto importante che si capisca la situazione, cioè che c’è una bambina, ora di 5 anni, che è la nostra priorità e che potrebbe influire nel tempo a disposizione, nelle attività da fare e molto altro.
Come vivo ora la mia nuova relazione?
Dopo alcuni mesi ho conosciuto Gianmarco, il mio compagno (no, non viviamo insieme, ma ci chiamiamo così).
Viviamo una relazione a distanza tra Milano e Padova.
Siamo entrambi genitori separati, ci rispettiamo, comprendiamo i nostri ruoli e quelli di tutti gli altri (siamo in tanti ora) e abbiamo un dialogo e una comunicazione aperta sincera e stimolante.
Un giorno vi racconterò cosa ho detto su di lui prima di conoscerlo personalmente. Riderete moltissimo.
Conclusioni, spunti di riflessioni sulle nuove relazioni dopo la separazione
Voglio concludere dicendo che non credo ci siano modi giusti o sbagliati di approcciarsi a nuove relazioni dopo la separazione. Ci sono i propri.
Ma penso che ad un certo punto sia davvero molto importante fermarsi e guardarsi dentro. Lasciare andare ciò che è stato, ricordando con affetto i momenti belli condivisi insieme, e imparare a conoscersi in profondità per diventare consapevoli di ciò che si vuole e cosa non si vuole.
Rimane sempre un consiglio molto utile per chiunque: cercate un professionista adatto a voi. non potrà che migliorare le cose e darvi una accelerazione verso nuove possibilità sane, intense e chissà magari verso l’amore.