Articolo a cura di Giulia Schena psicologa e psicoterapeuta

La separazione è un’esperienza che spesso viene evitata in nome del benessere dei figli e del rapporto con loro.
Decidere di “rimanere insieme per i figli”, in realtà non è mai una buona idea: se la relazione sentimentale tra due persone è finita, obbligarsi a continuare a condividere la quotidianità e i progetti di vita, porta quasi inevitabilmente a un vissuto di infelicità, insoddisfazione e frustrazione, che va a pesare anche su quei bambini o ragazzi che si pensava di stare tutelando.

Nonostante questo è innegabile che dopo una separazione sia molto importante prendersi cura della relazione con i figli, per dare una continuità al senso di famiglia che è importante per la crescita e che in realtà può assolutamente prescindere dal fatto di vivere tutti sotto lo stesso tetto, ma non può prescindere dalla percezione di presenza e cura da parte dei genitori.

Come mai può succedere che si debba recuperare il rapporto con i figli?

Ci sono due possibili scenari in cui la relazione con i figli ha bisogno di essere recuperata dopo una separazione:

Il primo è quello in cui la relazione non è stata coltivata prima della fine del rapporto tra i genitori. Questa eventualità può accadere per diversi motivi, anche se i due principali sono:

  • la delega della cura della prole ad un solo genitore durante la convivenza, basata su un’organizzazione familiare non bilanciata ed equilibrata, che porta uno dei due genitori a non aver mai davvero investito sul proprio ruolo di padre o di madre;
  • oppure il fatto che nel periodo di scontri e rancori che precede la separazione, la coppia abbia perso di vista il ruolo genitoriale, portando entrambi i genitori a non aver coltivato la relazione con i figli.

In entrambi questi casi i genitori si trovano a dover conoscere i propri figli nei nuovi spazi e tempi legati alla separazione, dovendo costruire una relazione con loro senza avere delle basi.

Il secondo, tendenzialmente più ostico da affrontare ed emotivamente più destabilizzante, è legato alle separazioni altamente conflittuali, nelle quali nel corso del tempo delle estenuanti battaglie legali che coinvolgono la coppia, può capitare che vengano coinvolti i figli, portati a parteggiare per l’uno o per l’altro genitore oppure messi nella posizione di doversi tutelare dal “fuoco incrociato”, senza poter mai davvero vivere serenamente la relazione con mamma e con papà.

In questi casi, alla fine dei procedimenti giudiziari, uno o entrambi i genitori si trovano a dover ricostruire la loro relazione con i figli sulle ceneri del dolore, della rabbia e della sfiducia scaturite dai difficili anni degli scontri tra i genitori.

Come recuperare il rapporto con i propri figli?

È chiaro che a seconda della situazione, le modalità per poter rientrare in contatto con i figli e per ricostruire una relazione con loro, sono diverse e necessitano di accortezze differenti tra loro. Inoltre anche le specifiche differenze individuali a livello caratteriale o anagrafico dei bambini/ragazzi vanno prese in considerazione per trovare le migliori strategie relazionali.

recuperare il rapporto con i figli dopo la separazione

Nonostante questo, possono esserci delle riflessioni generiche, applicabili in tutti i casi, che possono essere utili ad impostare un approccio il più possibile accogliente e funzionale.

  • I figli non hanno il dovere di voler bene ai propri genitori esclusivamente per il fatto che sono, appunto, i loro genitori. L’affetto, il rispetto e la condivisione si costruiscono mano a mano, partendo sempre dalla responsabilità genitoriale: in altre parole è sempre il genitore ad avere il dovere di essere presente e affidabile. Questo naturalmente non significa che il genitore debba essere sempre accondiscendente o disponibile pur di ottenere i favori dei figli: al contrario significa assumersi la responsabilità di dare limiti e confini sicuri, senza perdere di vista la presenza emotiva e lavorando su di sé per gestire i conflitti che ne nascono.
  • Il tempo è una variabile importante, e ne vanno rispettati i ritmi senza cercare di forzare la mano. Costruire una relazione di fiducia non è una cosa semplice ed immediata, ma vanno dimostrati costanza e interesse continui. Il messaggio che dovrebbe arrivare ad un figlio è quello che il genitore c’è e vuole esserci al di là della fatica, degli scontri e dell’attesa.
  • L’essere “sfidanti” fa parte del bisogno del figlio di potersi sentire sicuro e al sicuro; in altre parole una persona che è stata ferita o che si è trovata a dover mettere in discussione un rapporto, prima di potersi fidare di nuovo ha la necessità di essere sicura che andrà tutto bene, e che la persona a cui sta dando fiducia è una persona che ci tiene davvero e che non scapperà alla prima difficoltà. Per i figli i genitori sono figure fondamentali: sono quelli che garantiscono loro la sopravvivenza quando loro ancora sono totalmente inermi. Vivere un rapporto disfunzionale con un genitore, anche se solo per un periodo, è traumatizzante e confusivo, e porta inevitabilmente ad aver bisogno di certezze per lasciarsi di nuovo andare.  Anche in questo caso, ciò non significa che si debbano accettare senza battere ciglio angherie e colpi bassi dai figli, ma significa che pur venendo ripresi per gli eventuali atteggiamenti scorretti, loro possano continuare a sentirsi amati e compresi nonostante tutto.
  • Ogni persona ha caratteristiche e inclinazioni specifiche, e questo vale inevitabilmente anche per i figli. Se si vuole costruire o ricostruire un rapporto con i propri bambini o ragazzi, è necessario partire dalla loro osservazione e non dalle proprie aspettative. I figli possono essere diversi dai genitori, avere interessi diversi, sensibilità diverse, bisogni diversi, modi di fare diversi. Cercare di cambiarli a proprio piacimento, o insistere nel criticarli per le loro specificità, non potrà in alcun modo avvicinarli ai genitori, ma creerà delle crepe sempre più profonde sia nella relazione che nella loro autostima.
ricostruire il rapporto genitoriale

Per ricostruire il rapporto bisogna fare i genitori

In definitiva, per quanto a volte possa essere difficile, se si vuole costruire un buon rapporto con i propri figli, anche dopo la separazione, è necessario fare i genitori.

Ciò presuppone apertura, disponibilità, costanza, affetto, contenimento, regole.. e soprattutto la capacità di distinguere tra la propria emotività legata alle situazioni personali di adulti (tra cui, naturalmente, il vissuto della separazione e la relazione con l’ex partner), e il proprio ruolo genitoriale.

psicologa e psicoterapeuta

Dottoressa Giulia Schena

Psicologa e psicoterapeuta relazionale. Da anni lavora con le persone, le famiglie, le relazioni, con l’obiettivo di sostenere ogni individuo nella ricerca del proprio benessere personale e relazionale. Non ama generalizzare, ma crede nel fatto che al di là dei muri fatti di paure o preconcetti, ci possano essere realtà fatte di serenità.