Non vuoi leggere? Ascolta l’articolo! (voce e interpretazione Valentina Gaudesi)

Quando si inizia una relazione non si pensa mai a quello che succede appena si decide di concluderla.

Non si pensa a tutte le conseguenze di una relazione che finisce, nemmeno quando ci sono figli: l’amore che si credeva certo e sicuro improvvisamente svanisce, la persona su cui contavi sempre, smette di avere quel ruolo, anzi a volte è proprio l’ultima cui potersi rivolgere. Improvvisamente inizia la rabbia e il rancore e si sente la necessità di allontanare questa persona o addirittura di eliminarla dalla propria vita.

A me e il padre di mia figlia è capitato proprio così. Ci chiamavamo amore fino al giorno prima e poi, improvvisamente, non eravamo più nulla di bello, anzi. Non ci sopportavamo più, ci siamo anche odiati e ci offendevamo senza remore, mai davanti a nostra figlia, ma la tensione era palpabile per chiunque, figuriamoci per lei.

Era diventato pesante persino sentirsi per parlare di nostra figlia, figuriamoci per qualunque altro motivo. Tutto era complicato, ma soprattutto era spiacevole e irritante. Dover sopportare il suo tono di voce infastidito, ascoltare le sue parole piene di astio era insostenibile.

Non ci si può disfare di questo ex

Quando un rapporto è diventato insopportabile la voglia è quella di chiuderlo totalmente. Ma non si può: c’è un figlio. Non è come con gli altri ex, con cui si può anche chiudere definitivamente il rapporto. C’è un figlio e le cose devono andare diversamente, che si voglia oppure no.

Dopo mesi di lotta interna per obbligarmi a sopportare Emanuele e di litigi infiniti e drammatici ho compreso che non c’era scampo: non mi sarei mai potuta disfare di questo ex compagno, MAI. È stato questo a cambiare tutto.

padre e figlia che si abbracciano

L’assenza di una via di fuga mi ha permesso di vedere le alternative. Ebbene sì, le alternative ci sono!

La soluzione a tutto questo era trovare una pace interiore tale da riuscire nuovamente a osservare i lati positivi della mia situazione.

Con grande difficoltà e cercando aiuto con una psicologa, ho dato un senso al mio sogno infranto: la mia famiglia ormai era separata e io mi sono permessa di accettare che le cose fossero andate in questo modo.

I lati positivi ci sono sempre

A quel punto ho iniziato a vedere dei lati positivi. Io credo che ci siano in ogni situazione, per quanto negativa.

Ho imparato con il tempo a focalizzare i miei pensieri su ciò che poteva cambiare e non su ciò che non era da me modificabile.

Ema è una bella persona e soprattutto abbiamo idee molto simili su come far crescere nostra figlia. Nel tempo siamo riusciti ad instaurare un dialogo per discutere le varie problematiche che insorgono tra due genitori separati  nella gestione del loro figlio.

Ognuno di noi, quando capita qualcosa di particolare, si confronta con l’altro. D’altra parte, siamo entrambi i suoi genitori, ed essere uniti e complici in questo non potrà che aiutarla.

Benedetta (mamma di Chloe)

se vuoi sapere di più su di noi: CHI SIAMO
Vi lascio il link di un articolo, scritto dalla psicoterapeuta Alessandra Simone, che parla di come affrontare l’argomento della separazione con i figli.
MAMMA E PAPÀ SI SEPARANO
Qui un estratto del suo articolo

 “I bambini meritano delle scelte educative pensate per il loro benessere: non c’è spazio per rancori e vendette!” 

3 commenti

  1. Ciao mi sono molto rispecchiata nelle tue parole…anche tra me ed il mio ex nn riusciamo più ad avere un dialogo ma solo discussioni ,liti e c e un figlio nostro in mezzo il quale me ne occupo piu io che lui , il mio ex e’ un 43enne che si sente un ragazzino Narcisista ….nn e’ facile

    1. Ciao, grazie della tua condivisione.
      é molto complesso riuscire a seguire una direzione comune. comprendo perfettamente quello che dici.
      Un abbraccio grande
      Benedetta

    2. E’ molto difficile andare d’accordo quando qualcosa si rompe.
      Pero’ ho scoperto che ignorandosi e sentendosi solo il minimo indispensabile per la gestione dei figli si fanno meno danni e allora sto continuando così.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *