Imprevisti, malanni, to do list infinite, e tanto altro, tra cui magari anche una vita privata, magari!

Come riuscire a gestire tutto quando si è da soli e con figli?

Proviamo a rispondere a questa richiesta di una nostra follower di Instagram.

bambina che gioca

Creare delle abitudini

Lo sappiamo che con i figli non sai mai come andranno le cose. 

La quotidianità con i suoi orari di ingresso a scuola/asilo o altro, il lavoro, le attività extra, gestione della casa, etc.

Ci si alza la mattina e il inizia la corsa contro il tempo, poi magari i figli non hanno voglia di vestirsi, vogliono giocare con noi, temporeggiano quando c’è poco tempo.

E così si arriva trafelati e nervosi ad uscire di casa di corsa.

Io ho risolto questa parte creando delle abitudini attraverso un compromesso tra me (e quindi i tempi limitati che ho) e lei con le sue esigenze di bambina.

La nostra routine mattiniera inizia molto presto.

Chloe si sveglia mediamente dalle 6:30 alle 7. Questo non è qualcosa che apprezzo, ma ne ho trovato il lato positivo: lei riesce a fare tutto quello che vorrebbe prima dell’orario in cui dobbiamo uscire.

Infatti ci alziamo, facciamo colazione assieme, ci laviamo e vestiamo e poi si passa all’attività che vuole fare: a volte un pò di cartoni altre giocare con me.

Il senso della routine è quello di creare l’abitudine dove i bambini sono a conoscenza di quello che sta succedendo e succederà e dove possibilmente abbiano i tempi diluiti per dare spazio alle loro necessità da bambini.

Organizzarsi.

L’altro punto assolutamente necessario è organizzarsi nel miglior modo possibile in base al tempo che si ha a disposizione e anche in base a quelle che sono le nostre preferenze. (Io per esempio odio cucinare)

La spesa cerco di farla per la settimana intera e per non perdermi nulla segno, ogni volta che mi accorgo di quello che mi serve, una lista della spesa. Così il giorno in cui vado tendenzialmente non dimentico nulla.

Cerco anche di comprare più quantità per le cose in cui è possibile farlo, come pasta, sugo, latte, biscotti.

mamma organizzata

Non amo cucinare, l’ho detto?

Quindi tendo a preferire piatti semplici e veloci. Non mi metto a immaginare di fare chissà che piatto, che mi porterebbe a dover comprare gli ingredienti, e passare poi del tempo per cucinare… so già che per me non sarà un momento piacevole.

Ho poco tempo libero quindi evito di inserire cose che odio fare.

Piano B, C e D

Avere sempre o il più possibile un piano di riserva per gestire le emergenze e le eventuali malattie dei figli.

Cosa comprende il piano B, C e D? 

Una lista di persone che si possono contattare per chiedere aiuto;

Idee e attività da far fare a casa nel caso non si trovi nessuno che tenga i figli al posto nostro;

Dose enorme di pazienza e gestione della frustrazione per i piani andati in fumo e la sensazione di essere nella merda totale.

mamma separata che esce

Questione di mindset

Quello che manca per gestire in solitaria dei figli e se stessi credo sia la mentalità e la prontezza di spirito. Quello che va tanto di moda chiamare Mindset.

Perché tutto si basa sul:

so esattamente cosa devo fare oggi, ma non come, se e quando lo farò perché ho dei figli  sono sola o solo e tutto può capitare.

La prima accortezza è prendersi cura di se stessi. Noi siamo la cosa più importante, perché se crolliamo noi è davvero la fine. 

Quindi evitiamo di rinunciare alla nostra vita personale per sensi di colpa, o perché pensiamo non sia necessario.

Lo è! 

É importante essere sereni, appagati, riposati, felici e gioiosi.

Poi arriva la gestione delle emozioni. Sappiamo che le cose possono cambiare da un secondo all’altro.

Pianti improvvisi quando siamo stanchi morti, parole dure che riceviamo, paura di fare sempre qualcosa di sbagliato etc etc.

Imparare a gestire i momenti più complessi riguardo alle emozioni che ci sovrastano è importantissimo.

Ognuno di noi è importante che trovi il proprio modo per ascoltarle, sfogarle senza ledere su altri e poi proseguire nella gestione dei figli.

Per fare questo c’è bisogno di grande ascolto di se stessi e grande consapevolezza. 

 

Essere genitori è una delle prove più difficili della vita. Se poi non abbiamo un compagno o una compagna a fianco che ci supporta, sopporta e ci da il cambio forse lo è ancora di più.

 

Se hai altri spunti o esperienze che vuoi condividere puoi scriverci a info@famigliainaspettata oppure commentare l’articolo.

Spero di averti dato un contenuto interessante

A presto 

Benedetta (famigliainaspettata)

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