Il mio più che un viaggio è un primo passo, ma fa niente, ve lo racconto comunque.

È dalle piccole cose che nascono quelle grandi.

E io comunque ne vado fiera.

Il prima è una bella altalena di emozioni: sono euforica, con una gran voglia di avventura, di fermarmi dove mi pare, di girare per le strade con la musica a palla o di camminare con la testa in aria ad osservare meraviglia.

Quella che ho scelto io, e non un compromesso.

Preparo la borsa con poche cose tra cui la macchina fotografica, che chissà se userò mai.

Ora si avvicina la sera. Sono sola a casa da stamattina. La stanchezza è passata. La borsa pronta. Manca solo il caricabatteria del cell… me lo devo segnare altrimenti chi se lo ricorda.

Ed è ora, con il buio e la musica che mi fa compagnia, che arriva lui… il senso di solitudine.

Due lacrime scendono.

Perché essere contenti di qualcosa non significa abbandonare tutte le ferite.

In alcuni momenti pesa di più la gioia di questa nuova esperienza, mentre in altri la tristezza di essere sola.

Penso ad un discorso fatto con un amico tempo fa sulle relazioni, sul trovare la persona giusta e tra le varie idee e i vari pensieri condivisi ha detto questo: Una delle cose che mi chiedo è: ci farei un viaggio?

Ecco io in mente una persona con cui lo farei ce l’ho.

Però, ora, non è il momento per questo.

Ora è il momento per capire altre cose e come compagno di viaggio per questa volta ci sarò solo io.

Felice, entusiasta e allo stesso tempo triste e sola.

Mi sono scelta, e credo sarò un’ottima compagna assieme a tutte le mie svariate emozioni che proverò.

Come ci si sente durante un viaggio da soli.

Ho iniziato il mio primo viaggio da sola con una degustazione. Che fai non bevi nelle langhe?

Sono stata da Poderi Roccanera grazie ai consigli di unduetreviaggia .

Per sciogliersi è stato perfetto. Sono stata accolta con un gran sorriso e con la frase: “bellissimo viaggiare soli, sarebbe tanto piaciuto anche a me farlo.”

langhe e degustazione vini

E grazie a quella frase il senso di imbarazzo per essere lì a fare una degustazione da sola è stato sconfitto. Abbiamo passato due ore a bere, chiacchierare e io anche a mangiare, altrimenti chi ci saliva poi sull’auto!

Sono stata sull’altalena gigante l’altalanga è stato meraviglioso lasciarsi dondolare con quella vista: liberatorio. Mi sono sentita VIVA.

Poi è stato il turno di Alba con la fiera del tartufo, ad un bar con una enorme cioccolata con panna mentre scrivevo sul mio quaderno.

Verso il tramonto la camminata per vedere la Cappella delle Brumate e poi la discesa con il buio. Io che sono una caga sotto camminavo tranquilla e spensierata in una vietta di campagna. Che senso di libertà, che emozione.

Arrivo al bnb e cena in solitaria.

L’arrivo non è stato dei migliori. La signora mi ha accolto con un: “Ah è lei quella che mangia da sola?!” Grazie eh. Grazie per averlo detto in questo modo. Grazie per avermi cercato di far sentire strana e a disagio. Ma la giornata era stata talmente bella che non ci è riuscita.

Domenica era il mio compleanno e questo weekend era il mio regalo. Credo sia stato il regalo più bello che mi potessi fare.

scorcio langhe

Il pranzo è stato più difficile. Dopo aver visto Castiglione Falletto e Nevio sono andata a Barolo.

Ovviamente ho mangiato lo stracotto al barolo accompagnato da un Barolo. Questo

in mezzo a gruppi di amici, coppie e famiglie. Io sola al mio tavolo. Eppure, nessuno ci ha fatto caso. Nessuno ne era stupito.

Era quello che temevo di più: il pranzo sola il giorno del mio compleanno.

Ho visto paesaggi indimenticabili. Mi sono riempita gli occhi di bellezza. Ho nutrito la mia anima.

Sola, solo per me, esattamente come volevo e senza alcun compromesso.

Come ci si sente dopo un viaggio da soli.

Tiriamo un po’ le somme di questa micro esperienza.

Ci sono dei pro e dei contro sicuramente.

Non è semplicissimo farlo senza sentirsi a volte a disagio, ma è assolutamente fattibile con alcuni piccoli accorgimenti.

godersi un momento solo per se

Io, ad esempio, avevo in borsa un libro e un quaderno per scrivere per passare dei momenti in relax ad un tavolino di un bar o al ristorante evitando così il disagio nelle attese.

Vi devo dire che li ho usati pochissimo. Non era poi così male essere seduta sola a gustare un buon piatto con dell’ottimo vino e osservarmi attorno.

Scoprirai che viaggiare da soli non è così raro, anzi. E che soprattutto quando ne parli, la maggior parte delle persone ti dirà che lo hanno fatto ed è stato stupendo, oppure che vorrebbe farlo.

Poi certo ci saranno persone che non capiranno, che penseranno che sia triste, che implichi il fatto che non avevi nessuno con cui andare. Ecco i loro pensieri sono loro, non farti fregare.

Quello che succede è qualcosa che riguarda loro non voi. Finalmente hai fatto il primo passo e arriva qualcuno che ti giudica. Non sentirti inadeguata, non te ne vergognate. Non sei tu.

È il riflesso di persone che non comprendono quello che stai facendo, persone che sono in un’altra direzione di vita. Non sono da ascoltare, non dare loro spazio nella tua mente nei tuoi pensieri.

Ascoltate te stessa e quello che vuoi tu.

Dopotutto ricordiamocelo, siamo tutti diversi e la cosa più difficile è proprio mettersi nei panni degli altri per capire il loro punto di vista o le loro scelte personali. Comunque vi dirò… lo rifarò sicuramente.

Credo che questo sia il primo di tanti altri. Ho appena intrapreso il mio primo timido passo in un sentiero mai percorso prima. E ora non vedo l’ora di andare avanti.

Benedetta